Grafici: categorie, tempo e distribuzione

I grafici non sono tutti uguali.

Questo è il presupposto dal quale siamo partiti il mese scorso nell’articolo ‘Come scegliere il grafico corretto’. Abbiamo parlato dell’importanza della visualizzazione dei dati e come approcciarsi quando vogliamo scegliere il grafico migliore per l’analisi che vogliamo portare avanti, concludendo con una panoramica delle macro tipologie di grafici ideate da Jon Schwabish, denominato “The Graphic Continuum”.

Ma restare sul generico non è nel nostro stile e per questo abbiamo voluto approfondire la tematica presentando in maniera più specifica queste macro tipologie per suggerirvi anche alcune best practice. Quindi, stay tuned per le prossime puntate! Le tipologie di grafici che vi presenteremo in questo articolo sono quelli utilizzati per analizzare e confrontare categorie, per valutare le variazioni nel tempo e per visualizzare la distribuzione di una misura.

Confrontare e Classificare Categorie

Questi grafici permettono di ordinare un insieme di valori quantitativi e di distribuirli in base a delle categorie. Le categorie vengono poi visualizzate in sequenza l’una con l’altra.

Questi sono i principali grafici utilizzati per questo scopo:

  • Column/Bar chart
  • Paired colum/Paired Bar
  • Proportional Stacked Bar
  • Lollipop chart
  • Radar Chart
  • Parallel coordinates
Grafici categorie
Grafici per confrontare e classificare categorie

Bar chart

Il Bar chart utilizza l’attributo pre-attentivo della lunghezza per mostrare la grandezza di ogni valore, il che lo rende un grafico facilmente leggibile e comprensibile.

Alla variabile della lunghezza è possibile aggiungere l’uso del colore, oppure combinare lunghezza e colore per fornire un numero maggiore di informazioni

Grafici categorie bar chart
Esempi d'uso

Best practice

Bar/Column chart

• Usa l’ordinamento per evidenziare i valori più alti o più bassi

• Utilizza l’orientamento (orizzontale-verticale) per migliorare la leggibilità del testo
(ad esempio, con etichette lunghe è meglio prediligere l’orientamento orizzontale)

• Considera l’uso di entrambi i lati di un asse (positivo-negativo)

Variazione nel Tempo

Questi grafici mostrano le variazioni dei valori nel tempo. Scegliere il periodo temporale corretto è importante per fornire un contesto adeguato al lettore (anni, trimestri, mesi, giorni…).

I grafici principali utilizzati per questo scopo sono:

  • Line chart
  • Slope chart
  • Area Chart
  • Priestley Timeline
  • Gannt Chart
  • Circle timeline
  • Seismogram
  • Calendar heatmap
Grafici tempo
Grafici per la variazione nel tempo

Line chart

I Line chart (o grafici a linee) collegano i singoli punti di dati numerici tramite delle linee. Il risultato è un modo semplice e diretto per visualizzare una sequenza di valori e il loro andamento. È possibile personalizzarli combinandoli a grafici a barre o linee di tendenza.

Grafici tempo line chart
Esempi d'uso

Best practice 

Line charts

• Considera l’uso di date discrete per isolare specifici periodi di tempo (cycle plot)

• Considera la combinazione con grafici a barre o linee di tendenza

Non collegare le categorie!

Area charts

• Metti i dati con bassa variabilità in basso e quelli con alta variabilità in alto

• Se le aree si sovrappongono, usa la trasparenza

• Limita i colori a massimo 5

Grafici per la Distribuzione

Questa tipologia di grafici mostra quanto spesso si verificano i valori in un set di dati ed è adatto per il confronto degli intervalli e delle distribuzioni di gruppi di dati numerici.

  • Istogramma
  • Box-whiskers plot
  • Violin plot
  • Dot strip plot
  • Dot plot
  • Barcode plot
  • Population pyramid
  • Cumulative Curve
Grafici per la variazione nel tempo

Istogramma

Usa gli Istogrammi per visualizzare la forma di una distribuzione. Un istogramma assomiglia a un grafico a barre, ma raggruppa i valori di una misura continua in intervalli, o bins. È anche possibile aggiungere una dimensione per vedere se è possibile rilevare delle relazioni.

Istogramma

Box/Whiskers plot

Usa i Box/Whiskers plot per mostrare la distribuzione di un insieme di dati, specialmente quando vuoi confrontare più distribuzioni.

 

Boxplot

Best practice 

Istogrammi

• Prova diverse dimensioni di intervallo

• Considera di usarlo come filtro

• Non confonderlo con un grafico a barre: si basa su una misura continua

Box-and-whiskers plot

• Considera di nascondere gli elementi che sono posti all’interno della box (quartili mediani)

• Usalo per confrontare le distribuzioni tra i membri di una dimensione

Conclusione

Sebbene esistano molteplici tipi di visualizzazioni, non bisogna farsi ingannare dal gusto e dalle preferenze personali sulla scelta della visualizzazione.

È importante conoscere e comprendere i dati e, se necessario, fare alcune prove per capire se quello che stiamo rappresentando rispecchia le informazioni che vogliamo fornire; è anche un buon esercizio per imparare a conoscere meglio le peculiarità di ogni visualizzazione.

Se ti sei perso i nostri articoli precedenti, puoi recuperarli sul nostro blog 
e continuare a seguirci sui nostri canali