Data-driven Marketing: tutto inizia dalla Data Analysis

Le aziende che utilizzano la Data Analysis per costruire i propri processi decisionali sono più produttive e ottengono più benefici rispetto alla concorrenza: questo è il risultato a cui è giunto Erik Brynjolfsson, professore presso la MIT Sloan School of Management e direttore del MIT Center for Digital Business, nel suo studio “How does data-driven decision-making affect firm performance?”.

 

data driven marketing

Ogni giorno la vita di ognuno di noi è bombardata da dati di ogni tipo: numeri, percentuali, contatti… La lista è pressoché infinita. Questo è ancora più vero nel caso di molte aziende che hanno fatto della Business Intelligence uno strumento sempre più orientato al raggiungimento del risultato. E, da quanto emerge da questo studio, hanno fatto la scelta giusta; Brynjolfsson evidenzia come “analizzando al dettaglio i risultati del sondaggio realizzato su un campione di 179 società (…), l’adozione di un approccio decisionale Data-Driven fa registrare una produttività superiore del 5% e ha una ricaduta positiva anche nelle performance degli asset aziendali, con un rendimento del capitale e del valore del mercato del 6%.”

Ci sono due fattori da considerare in aggiunta a questa analisi; il primo è sicuramente legato al fatto che, nonostante i dati siano incoraggianti, ancora moltissime aziende investono risorse limitate o insufficienti in termini di Business Intelligence. Il secondo, non meno importante e strettamente correlato al primo, è collegato alla singola azienda e alla sua capacità di usare nel modo corretto le potenzialità offerte dalla Data Analysis, sia da un punto di vista tecnico che da un punto di vista strategico. È fondamentale avere chiaro il valore che i dati possono apportare ad un’analisi di marketing strutturata ma, ancor di più, lo è possedere un’infrastruttura di BI adeguata a garantire un facile accesso alle informazioni necessarie.

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Per far sì che la modernizzazione delle operazioni di Data Driven Marketing nelle aziende siano complete e che il risultato teorizzato dallo studio del MIT possa essere un dato in costante crescita, dunque, ci vorrà ancora un po’ di tempo. Quel che è certo è che, man mano che la democratizzazione dell’accesso ai dati e le implementazioni IT si faranno sempre più evolute (anche con i vantaggi che l’intelligenza artificiale apporterà in questo campo nell’immediato futuro), le organizzazioni aziendali potranno trarre un vantaggio concreto e misurabile in termini di ROI e raggiungimento dei KPI, in un modo che ad oggi suona ancora utopistico agli occhi di molti.

In questo panorama complesso, Tableau può essere adottato come strumento di supporto fondamentale nella gestione dei processi data-driven. Come risulta chiaramente anche da questo articolo, l’analisi visiva permessa dalla creazione di dashboard contribuisce alla trasformazione dei dati in modo da rendere il processo decisionale aziendale più rapido, condiviso e soprattutto totalmente result-oriented.

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