Natale oramai è alle porte e purtroppo anche quest’anno dovremo fare i conti con la pandemia da Coronavirus. Le nuove restrizioni e l’avanzare delle nuove varianti del virus molto probabilmente andranno ad influenzare le abitudini, e quindi i consumi, degli italiani in questo mese di dicembre.
Situazione ben diversa da quella affrontata l’anno scorso per quanto riguarda i consumi sostenuti dalle famiglie. Come emerso dal recente Rapporto Rota 2021 si è registrato un forte calo dei consumi a livello nazionale, sia per la riduzione dei redditi sia a causa della minore offerta di servizi a causa delle chiusure forzate. Come descritto all’interno del rapporto, le grandi città del Nord Italia sono state le più colpite da questo ridimensionamento rispetto all’anno precedente.
Ma questo Natale, cosa ci aspetta?
Secondo un’analisi dell’Ufficio Studi Confcommercio, le stime prevedono un cambio di tendenza in confronto al 2020 ma ancora si dovrebbero registrare livelli di consumo al di sotto di quelli registrati pre pandemia.
Per il mese di dicembre hanno stimato un valore di circa 110 miliardi di euro di spese per consumi, valore comunque inferiore rispetto al 2019 in cui si registrarono consumi per 120 miliardi di euro. Lo stesso andamento è anche stimato per il mese di dicembre 2021 per le spese commercializzabili (beni e servizi come alimentari, abbigliamento, alberghi, bar, ristoranti, ecc. ecc.).
Le stime dei consumi per dicembre 2021 sono maggiori rispetto al dicembre precedente ma sembra che non raggiungeranno i livelli dell’ultimo mese del 2019. Non bisogna però farsi ingannare da questa inversione di tendenza se confrontato all’anno scorso: il clima di fiducia degli italiani è in calo e la forte ripresa dell’inflazione rischia di ridurre significativamente la forza di acquisto delle tredicesime, tradizionalmente destinate alle spese di Natale. I consumi medi da tredicesima per famiglia per questo mese di dicembre si stimano sui livelli del 2020, ma ancora molto al di sotto rispetto a quelli del 2019.
Insomma, ancora un Natale un po’ sottotono rispetto a quanto siamo stati abituati a vivere nell’ultimo decennio.
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