Spiegare e raccontare storie di numeri. Trasformare i dati in qualcosa di semplice da comprendere e utilizzare. Attraverso parole e immagini. No, forse meglio solo immagini. Questo è il cuore della data visualization, anche se, a pensarci bene, la questione è un po’ più articolata. Gli scenari sono tanti e diversi, ma riassumendo si pensa a due fasi: analisi e divulgazione.
Siamo tutti d’accordo: vedere raffigurati dei dati in un grafico è molto meglio del leggerli all’interno di una tabella. Immediatezza, semplicità di lettura, di analisi e di individuazione dei trend. I grafici efficaci vincono su tutte le tabelle.
Consigli pratici per realizzare grafici efficaci
Sono il mezzo principale per raccontare una storia, per mostrare qualcosa di complesso e articolato, in modo semplice e diretto. I grafici efficaci raccontano una storia, un’analisi, uno studio, tramite una visualizzazione. Chiara, semplice, immediata. Ma quali caratteristiche devono avere i grafici efficaci?Sintesi
Addio superfluo. Poche e importanti informazioni. Solo quelle, niente di più. Prendiamo ad esempio un grafico a colonne, per rendere di maggior impatto i dati più importanti è possibile fornire l’informazione numerica su alcuni picchi, piuttosto che altri.
Il contesto
Mettere in evidenza il paese di riferimento rispetto agli altri presi in analisi è fortemente consigliato. In questo modo è più semplice a colpo d’occhio individuare le differenze.Monodimensionalità
Le informazioni rappresentate nei grafici devono sempre essere facilmente leggibili. Un aiuto concreto nella visualizzazione è costituito dalla correlazione con altri grafici e dall’impiego del colore.Trend e tendenze in evidenza
Linee dedicate per mettere facilmente in mostra gli andamenti generali e specifici presi in analisi, ma senza evidenziare i valori specifici.
La migliore rappresentazione
Lo studio del grafico non è assolutamente da tralasciare. A seconda dello scopo finale della rappresentazione, occorre ponderare bene se prediligere una timeline, un grafico a torta o persino qualcosa di customizzato e realizzato sulle esigenze del momento.Focus e obiettivo
Non bisogna mai dimenticare le domande a cui si vuole rispondere presentando il proprio grafico. E’ bene, per esempio, provare a immaginare quelli che potrebbero essere i quesiti del cliente o, più in generale, degli interlocutori.Granularità
Non sempre il dettaglio più profondo è la migliore soluzione per spiegare qualcosa. In alcuni casi, evitare un sovraccarico di informazioni e dati non è efficace. Meglio rimanere a livelli più generici, rimandando il dettaglio ad approfondimenti successivi.Foto e immagini
Evitare l’uso spropositato di foto e immagini. Le figure sono importanti e giocano un ruolo importante nelle rappresentazioni, ma non bisogna esagerare. Essi devono essere realmente funzionali e con uno scopo ben delineato.Standard condivisi
Fantasia e creatività sono doti ben apprezzate, ma senza dimenticare gli standard. I colori, per esempio, hanno significati ormai ben radicati nella comunità. Verde va tutto bene, rosso ci sono problemi. Occorre non stravolgere questi dogmi e realizzare rappresentazioni in linea con essi.