Il Carnevale in tre grafici (mascherati)

Febbraio è tempo di Carnevale, una delle feste più amate da grandi e bambini, il cui lato festoso è celebrato in tutto il mondo, da Rio de Janeiro con la sua travolgente samba, fino a Nizza con le spettacolari Batailles de Fleurs, passando per il tripudio di colori del Carnevale di Barranquilla.

Ma l’Italia non è certamente da meno in quanto a tradizioni nel festeggiare il Carnevale. A Viareggio si svolge la storica sfilata, che nel 2023 festeggia 150 anni, uno spettacolo a cielo aperto dove i tradizionali carri allegorici si alternano a maestose creazioni di cartapesta che interpretano con ironia fenomeni di costume e attualità. E non si può parlare di Carnevale senza pensare a Venezia, con i suoi costumi d’epoca e le maschere tradizionali, vere e proprie opere d’arte.

Ai grandi festeggiamenti di Carnevale corrisponde un grande giro d’affari che, secondo uno studio di Confartigianato del 2020, si aggira intorno a 155 milioni di euro per Venezia e a 70 milioni di euro per Viareggio. Lo studio ha considerato la spesa turistica assorbita dalle seguenti voci: ricettività, ristorazione, acquisti, eventi e altre spese.

Tra le altre città portabandiera del turismo “in maschera”, lo studio ha stimato un giro di affari di circa 5 milioni di euro per i Carnevali di Putignano, Cento e Acireale e di circa 10 milioni di euro per quelli di Fano, famoso per il massiccio lancio di dolciumi sulla folla, e di Ivrea, celebre per un altro tipo di lancio: quello delle Arance.

Nella città piemontese, infatti, per tre giorni si tiene la Battaglia delle Arance in cui gli aranceri a piedi si ribellano ai carri delle armate del feudatario a colpi di arancia, rievocando la rivolta popolare contro il Marchese del Monferrato. Quest’anno l’evento culmine del Carnevale di Ivrea vedrà contrapporsi circa 7.000 aranceri a piedi e 47 carri da getto: chi vincerà?

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