Durante il lockdown, il digitale ha permesso a molti italiani di sperimentare la fruizione di eventi online come concerti, incontri artistico-culturali, conferenze, opere teatrali, presentazioni di libri e visite di mostre. In questo periodo anche la lettura ha trovato più spazio, soprattutto nelle fasce d’età più giovani.
La ricerca “I consumi culturali degli italiani ai tempi di Covid-19: cosa cambia?”, promossa da Intesa Sanpaolo e condotta da Ipsos, ha interpellato 1000 persone e 200 fruitori abituali di cultura con l’obiettivo di indagare l’impatto della pandemia sulla cultura nazionale.
Complessivamente il 41% degli intervistati ha letto libri, scaricato ebook o ascoltato audiolibri in misura maggiore rispetto al passato, mentre il 25% ha affermato di voler continuare sulla scia della cultura online anche in futuro. I podcast hanno conquistato il mercato attirando il 70% della fascia di età compresa tra 18 e 34 anni, con un enorme incremento di diffusione. In generale, l’online ha promosso un aumento del fatturato nel 2020 del 54%.
Inoltre, per quanto riguarda la domanda culturale, i dati dell’Associazione italiana editori (AIE) illustrati nell’indagine “Effetti del Covid-19 sul mercato e i comportamenti d’acquisto in questa prima parte del 2021” mostrano un interesse maggiore verso i libri. Nei primi cinque mesi del 2021 infatti il fatturato in milioni di euro a prezzo di copertina è incrementato del 47% rispetto ai primi 5 cinque mesi del 2020.
In particolare, dalla ricerca è emerso che il 31% dei lettori tra i 15 e 75 anni ha dimostrato di aver letto di più non solo perché ha “voluto” dedicare più tempo alla lettura sottraendolo alla tv, ma soprattutto perché ha avuto la possibilità di scoprire un’offerta inedita e delle proposte nuove. Inoltre il 9%, ormai, non può più fare a meno degli ebook.
Dai dati dell’AIE emerge inoltre che il 25% degli acquirenti tra i 15 e i 75 anni ha acquistato di più rispetto al 2020.
Infine, la ricerca “I consumi culturali ai tempi di Covid-19 – parte II: L’ascesa dell’online” ha dimostrato che il 65% degli editori ha realizzato un numero maggiore di eventi online rispetto al pre-pandemia, aumentando così la propria visibilità sul web e attraendo un nuovo pubblico.
Per il 2021, dunque, gli editori dichiarano di voler aumentare la quota di budget dedicata alle attività promozionali online. La nuova frontiera è digitale.
Fonti:
AIE (Associazione Italiana Editori) https://www.aie.it/