Storia e curiosità del festival musicale più seguito al mondo
Manca solo un mese alla proclamazione del vincitore della 66esima edizione dell’Eurovision Song Contest che si terrà a Torino dal 10 al 14 maggio e mentre fremono i preparativi per la terza edizione ospitata dall’Italia, abbiamo deciso di raccontarvi qualche curiosità sull’evento musicale più atteso dell’anno.
Forse non tutti sanno che l’Eurovision Song Contest (ESC) nacque nel 1956 su ispirazione del Festival di Sanremo per unire le nazioni europee dopo decenni di guerre e conflitti. Alla prima edizione presero parte 7 Paesi: Italia, Francia, Germania Ovest, Svizzera, Paesi Bassi e Lussemburgo, a cui poi si aggiunsero numerose altre nazioni col passare degli anni fino a raggiungere quota 43 partecipanti nel 2008.
Di anno in anno sono state introdotte diverse modifiche al regolamento di gara sino al 1975, anno in cui è stata introdotta la versione tutt’oggi in vigore. Fra le varie regole, ricordiamo che la canzone può essere cantata in qualunque lingua ma non può essere una cover e non può essere più lunga di 3 minuti (tale regola è stata introdotta nel 1962 dopo che Nunzio Gallo, rappresentate dell’Italia, si esibì con “Corde della mia chitarra” della durata di ben 5 minuti e 9 secondi).
Per quanto riguarda il sistema di voto, la giuria interna di ogni Paese assegna da 1 a 8, 10 e 12 punti alle canzoni preferite portate in gara dalle altre nazioni. A partire dal 1997 venne poi introdotto il televoto da casa: il Paese vincitore, così decretato dalla somma dei voti delle giurie nazionali e del televoto, ha poi la possibilità di ospitare la kermesse l’anno successivo. Ma quali sono i Paesi che hanno vinto e preso parte a più edizioni?
Dal grafico riportato vediamo subito come l’Irlanda guida la classifica dei Paesi con più vittorie con ben 7 ori nel suo medagliere, seguita dalla Svezia. Per quanto riguarda invece il tasso di partecipazione, solo la Germania ha gareggiato tutti gli anni in cui si è svolta la competizione, superando Francia e Belgio. E per quanto riguarda l’Italia?
Pur non avendo partecipato a tutte le edizioni (si noti la lunga assenza dal 1997 al 2010), il nostro Paese è stato comunque in grado di totalizzare tre vittorie nel corso degli anni: nel 1964 Gigliola Cinquetti con “Non ho l’età”, nel 1990 Toto Cotugno con “Insieme” e nel 2021 i Måneskin con “Zitti e buoni”. Solo una volta invece ci siamo piazzati all’ultimo posto con “Dio, come ti amo” di Domenico Modugno, ottenendo zero punti nella votazione finale (simile destino è toccato al Regno Unito lo scorso anno, probabilmente in risposta alla Brexit).
Oggi, ad un mese dalla finale, l’Italia risulta seconda nella classifica stilata dai bookmakers circa le probabilità di vittoria. Le quotazioni, infatti, assegnano a Mahmood e Blanco il 17% di probabilità di vincere, posizionandosi al di sotto della sola Ucraina.
Quest’anno l’Italia sarà rappresentata dal brano portato al Festival di Sanremo “Brividi”, scritto e cantato in lingua italiana, come la stragrande maggioranza delle canzoni scelte dai nostri artisti.
L’Italia, a parte rarissime eccezioni, si è sempre presentata con brani interamente cantanti nella propria lingua ufficiale, a differenza di altri Paesi che spesso hanno optato per l’utilizzo dell’inglese. Ma la scelta della lingua del brano può in qualche modo influenzare le chance di vittoria?
Come si evince dal grafico riportato, la lingua preponderante nelle canzoni presentate all’ESC è l’inglese, seguita dal francese e dal tedesco. Se rapportiamo però il numero di canzoni vincitrici al numero di canzoni cantate in una determinata lingua, vediamo subito come la lingua di più successo risulti essere l’ebraico con un tasso di vittoria superiore al 9%, mentre l’inglese si colloca subito dietro l’italiano con un tasso di vittoria intorno al 5%. Non è quindi detto che portare un brano in una lingua più parlata come l’inglese sia per forza sinonimo di maggiori probabilità di vittoria. Sarà da vedere dunque se i nostri campioni saranno in grado di portare a casa la seconda vittoria consecutiva, facendo dell’Italia il quinto Paese a raggiungere l’obiettivo insieme ad Irlanda, Spagna, Lussemburgo ed Israele.
In bocca al lupo, ragazzi!
Fonti:
https://eurovision.tv/
https://eurovisionworld.com/odds/eurovision
https://en.wikipedia.org/wiki/Eurovision_Song_Contest
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