Un’analisi degli allenatori della Nazionale Italiana di Calcio degli ultimi 45 anni

Ma Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore: non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore, un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia.”

Così cantava De Gregori nel 1982, anno parecchio fortunato anche per la nazionale italiana che, in quegli anni, era sul tetto del mondo.

Ma si può dire lo stesso di un allenatore? In base a cosa si giudica? In base ai trofei vinti? Alle qualificazioni mancate?

Dopo la recente notizia della mancata qualificazione ai mondiali di Qatar 2022, la seconda di fila considerando Russia 2018, abbiamo deciso di capire chi sono stati gli allenatori più e meno vincenti della nazionale italiana negli ultimi 45 anni. Per ciascun allenatore sono state evidenziate il numero di partite vinte, perse e pareggiate;  successivamente abbiamo calcolato la percentuale di vittoria basata sul totale delle partite giocate.

In base a questi dati, la top tre degli allenatori azzurri più vincenti è composta dal CT Sacchi, seguito da Mancini e Vicini.

 

Nella bottom tre, invece, troviamo Prandelli, Berzot e Maldini. Vedendo questi dati risulta evidente che il numero di partite vinte è importante, ma, ancora di più, lo è vincere le partite decisive.

 

Altro problema che ha pesato parecchio sulla sconfitta ai Playoff contro la Macedonia del Nord è stata la mancanza di reti dopo numerosi tiri in porta, che ha scatenato polemiche tra i tifosi che lamentano la mancanza di gol negli ultimi tempi. Ma è vero? L’Italia prima segnava di più? Abbiamo analizzato questo trend nella seguente Dashboard, in cui appunto vedrai la media delle reti segnate per anno.

 

 

Per i dati completi visita http://www.italia1910.com/allenatori-homepage.asp

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